La musica attiva i centri di stimolazione del linguaggio e della comunicazione, inducendo una risposta di movimento di vocalizzazione. I bambini imparano a parlare tirando fuori la lingua.
Con Babypod, si inizia a vocalizzare nel grembo materno.
Il mito di parlare con la pancia è finito.
Grazie a Babypod, è stato dimostrato che l’unico modo in cui il suono raggiunge effettivamente il feto è attraverso la vagina.
Mettendo un altoparlante nella vagina, la barriera della parete addominale viene rimossa e il bambino può sentire i suoni quasi con lo stesso volume e chiarezza con cui vengono emessi.
La FDA ha approvato il dispositivo Babypod come prodotto di benessere generale.
Nuovi studi sull’udito fetale e l’effetto della musica all’inizio della vita
Dal 2015, migliaia di bambini sono nati da madri che hanno usato Babypod durante la gravidanza. In tutti i casi, la sordità fetale è stata esclusa dalla reazione dei bambini all’ascolto della musica nel grembo materno.
“Siamo riusciti a far sì che i bambini comincino a comunicare prima di nascere. A partire da sedici settimane, sono già in grado di rispondere agli stimoli musicali”.
Dr. Marisa López Teijón
Direttore dell’Institut Marquès
Assisted Reproduction Physician of the Year 2019, selezionato tra le dieci donne più influenti nel campo della salute e della medicina.
Sempre più mamme usano Babypod durante le loro ecografie. Scopri le loro esperienze e opinioni qui.
Sappiamo che l'orecchio interno completa la sua formazione nella 16a settimana di gestazione, ma la funzionalità del sistema uditivo nella letteratura medica fino ad oggi era stata confermata solo dalla 26a settimana. Questo lavoro di ricerca mostra per la prima volta che il feto può sentire dalla 16a settimana.
Il feto riceve suoni dall'interno del corpo della madre, come il battito cardiaco, la respirazione e i movimenti intestinali. Capta anche i suoni di quello che fa la madre, quando parla o cammina sui tacchi, così come sente i rumori dall'esterno.
Il feto è molto protetto dal rumore. Il fatto che viva in un ambiente insonorizzato significa che i suoni lo raggiungono distorti, come è stato confermato da ricerche effettuate su pecore con microfoni intrauterini. Secondo questi studi, la maggior parte dei suoni la raggiunge come un sussurro (circa 30 decibel), mentre la voce materna emessa in conversazione in un tono normale (60 decibel) praticamente non la raggiunge (24 decibel).
Inoltre, poiché la maggior parte dei suoni sono molto ripetitivi, si abitua e non reagisce ad essi. Non gli impediscono di dormire.
Così, possiamo dire che l'ambiente sonoro dell'utero è come il rumore di fondo di una foresta.
È possibile solo attraverso una via, quella vaginale.
La vagina è uno spazio chiuso, quindi il suono non si disperde nell'ambiente. Inoltre, ci sono meno strati di tessuto molle che separano il bambino dalla fonte del suono, solo le pareti vaginali e uterine. Mettendo un altoparlante nella vagina, la barriera della parete addominale viene rimossa e il bambino può sentire i suoni quasi con lo stesso volume e chiarezza con cui vengono emessi.
Prima dell'ecografia, la paziente incinta è stata dotata del dispositivo vaginale progettato per lo studio, che emette un'intensità sonora media di 54 decibel (l'equivalente di una conversazione a bassa frequenza o di musica di sottofondo).
L'87% dei feti ha reagito con movimenti non specifici della testa e degli arti e movimenti specifici della bocca e della lingua, che cessavano quando la musica si fermava. Inoltre, con la musica vaginale, circa il 50% dei feti ha reagito con un movimento molto impressionante, spalancando le mascelle e tirando fuori la lingua al massimo.
Le cuffie sono state collocate sull'addome della donna incinta, emettendo musica con un'intensità sonora media di 98,6 decibel (un livello equivalente a quello di una sirena d'ambulanza o della musica da discoteca).
Durante questa parte dello studio, non sono stati osservati cambiamenti nelle espressioni facciali dei feti.
Essendo una risposta e non un riflesso, la reazione del feto dipende da molteplici fattori ed è quindi diversa in ogni momento. Varia a seconda dell'attività neurale del tronco encefalico in quel momento, quindi la risposta potrebbe dipendere dalla fase del sonno in cui si trova il feto o dai livelli di glucosio nel sangue.
Per esempio, quando cantiamo a un bambino, reagisce anche in modo diverso a seconda che abbia fame, sete o sonno.
